Immagine artistica adattata per evidenziare il gas che si disperde da un disco protoplanetario. Credit: ESO/M. Kornmesser
mmagine artistica adattata per evidenziare il gas che si disperde da un disco protoplanetario. Credit: ESO/M. Kornmesser

Soffia il vento stellare

Nel profondo dello spazio, attorno a una giovane stella, ruota un disco di gas e polvere.

Una culla cosmica dove nascono i pianeti, ma come si forma un pianeta da questo disco? Un mistero che ha affascinato gli scienziati per secoli.

Il telescopio spaziale James Webb (JWST), una vera e propria meraviglia tecnologica, ci sta aiutando a svelare questo mistero. Grazie alla sua potenza senza precedenti, il JWST può scrutare questi dischi cosmici come mai prima d'ora, rivelando i segreti che si nascondono al loro interno.

Proprio come possiamo osservare le correnti che si muovono in una limpida piscina, il JWST ci permette di vedere i venti che soffiano in questi dischi planetari. Questi venti spaziali sono come un potente aspirapolvere al contrario che spazza via il gas, ingrediente fondamentale per la nascita dei pianeti.

In un nuovo studio rivoluzionario, un team di scienziati internazionali, guidato da esperti italiani e americani, ha utilizzato il JWST per osservare per la prima volta i venti provenienti da un vecchio disco in via di dispersione. Questo disco ha già perso gran parte del suo gas, proprio come la nebbia che si dirada a causa del vento.

Capire quando e come il gas abbandona il disco è fondamentale per comprendere la formazione dei pianeti. Se il gas evapora troppo velocemente, non c'è abbastanza materiale per la formazione di pianeti giganti come Giove. Grazie al JWST, ora possiamo studiare questo processo con una precisione mai vista prima.

La scoperta è avvenuta osservando una giovane stella chiamata T Cha, circondata da un disco polveroso con un enorme buco al centro. Per la prima volta, gli astronomi sono riusciti a vedere i "venti" di gas in dispersione usando il JWST. Questi venti trasportano via il materiale necessario per la formazione dei vari pianeti attorno alla stella.

Inoltre, la ricerca suggerisce che il disco interno di T Cha stia cambiando rapidamente, perdendo una parte significativa della sua massa in pochi decenni. Un cambiamento drastico, come se una rigogliosa foresta pluviale si trasformasse in un deserto in pochi anni. Questo potrebbe significare che stiamo assistendo agli ultimi giorni di vita di questo disco planetario.

I risultati ottenuti con il JWST sono rivoluzionari. Ci permettono di capire meglio le complesse interazioni che portano alla dispersione del gas e della polvere, elementi cruciali per la nascita dei pianeti. Svelando i segreti di questo processo, possiamo finalmente prevedere i tempi e le condizioni ideali per la formazione di nuovi mondi là fuori nell'universo.

Fonte: https://phys.org/news/2024-03-james-webb-space-telescope-captures.html

 

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