Una rappresentazione artistica di due buvhi neri

Due giganti cosmici in stallo

Immaginate due colossi cosmici, due buchi neri più massicci di miliardi di Soli, che orbitano l'uno attorno all'altro in una galassia lontana.

Sembrerebbe l'inizio di una danza cosmica mozzafiato, destinata a culminare in un'esplosione di energia con la loro fusione. E invece no, questi due giganti sono bloccati in un'eterno stallo, incapaci di unirsi.

Perché questa strana situazione? La risposta è semplice: la loro massa immensa. Pensate a due lottatori di sumo: la loro forza bruta impedisce loro di muoversi con agilità. Allo stesso modo, la gravità di questi buchi neri è così potente da aver spazzato via tutto il materiale circostante che normalmente li avvolgerebbe e li farebbe precipitare l'uno verso l'altro. Senza "carburante" per alimentare la loro danza, rimangono intrappolati in un limbo cosmico, stabili nelle loro orbite.

La scoperta di questa coppia di buchi neri giganti, chiamata B2 0402+379, è avvenuta grazie al telescopio Gemini North. Si tratta del sistema binario di buchi neri più massiccio mai osservato, con una massa combinata di 28 miliardi di volte quella del Sole. La distanza tra loro di appena 24 anni luce è un'ulteriore prova della loro natura eccezionale.

Ma la loro singolarità non si limita alla massa: la loro esistenza sfida le nostre conoscenze sulle fusioni di buchi neri. Pensavamo che questi giganti cosmici si fondessero sempre, rilasciando enormi quantità di energia sotto forma di onde gravitazionali. Invece, B2 0402+379 ci dimostra che la massa può giocare un ruolo inaspettato, ostacolando questo processo.

Così parlano gli addetti ai lavori:

  • "Sembra che le galassie con coppie di buchi neri più leggeri abbiano abbastanza stelle e massa per farli avvicinare rapidamente", spiega Roger Romani, membro del team e professore di fisica all'Università di Stanford. "Dato che questa coppia è così pesante, servivano molte stelle e gas per farli muovere. Ma il sistema binario ha ripulito la galassia centrale da questo materiale, rimanendo bloccato."
  • "L'eccellente sensibilità del GMOS ci ha permesso di mappare l'aumento di velocità delle stelle man mano che ci si avvicina al centro della galassia", aggiunge Romani. "Con questo, siamo stati in grado di dedurre la massa totale dei buchi neri che vi risiedono."
  • "Non vediamo l'ora di condurre ulteriori ricerche sul nucleo di B2 0402+379 per vedere quanta quantità di gas è presente", afferma Tirth Surti, autore principale della ricerca e studente universitario a Stanford. "Questo dovrebbe darci maggiori informazioni sul fatto che i buchi neri supermassicci possano eventualmente fondersi o se rimarranno bloccati come sistema binario."
  • "L'archivio di dati dell'International Gemini Observatory custodisce una miniera d'oro di scoperte scientifiche inutilizzate", afferma Martin Still, direttore del programma della National Science Foundation per l'International Gemini Observatory.

Cosa riserva il futuro per questi due giganti cosmici? Si fonderanno mai, oppure rimarranno in eterno in questa danza immobile? Solo il tempo e future osservazioni ci daranno la risposta.

Fonti:

https://www.space.com/supermassive-black-holes-pair-heaviest-stalled-merger

https://www.gemini.edu/pr/astronomers-measure-heaviest-black-hole-pair-ever-found

 

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